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Cicloescursioni tra cielo e acqua

Ad una decina di chilometri da Chioggia, in località S. Anna, si trova ciò che resta di un’antica area boschiva che, un tempo, ricopriva un’estesa porzione di litorale veneto. Si tratta di un bosco antico più di 1000 anni il quale deve il proprio nome alla famiglia Nordio che l’acquistò nel 1565 per farne un terreno coltivabile. Distrutto completamente, il bosco rinacque alla fine del 1700 quasi a simboleggiare come il potere della natura può avere il sopravvento sulle modificazioni apportate dall’uomo. Fu infatti Andrea Nordio che su ciò che rimaneva dell’antica area boschiva, fece piantare una pineta a pino domestico dando così inizio alla rinascita del Bosco. In questo “bosco relitto di vegetazione mediterranea” si possono trovare non solo varie formazioni boschive tra le quali la lecceta, il querceto, la pineta, ma anche una ricca flora, fauna ed avifauna, cosicché l’area oggi può vantare tra i propri abitanti il riccio, l’istrice, la donnola, il tasso, la civetta, il fagiano, il pettirosso, l’usignolo, la cinciarella, la ghiandaia per non parlare della testuggine palustre che un recente progetto, volto alla sua salvaguardia, sta tentando di reintrodurre anche qui. Riserva naturale integrale dal 1971, Bosco Nordio, attualmente gestito da Veneto Agricoltura, è visitabile su prenotazione.   

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