Museo diocesano di Chioggia
La diocesi di Chioggia, che comprende parte delle province di Venezia e Rovigo, a sede nell'omonima cittadina, che ospita il Duomo di Santa Maria Assunta.
Originariamente collocata a Malamocco, venne trasferita a Chioggia nel 1106 per volere del vescovo Enrico Grancarolo.
La Cattedrale, o Duomo di Chioggia, venne ricostruito più volte in seguito a guerre e devastazioni, così come gli altri edifici sacri della città.
Il museo diocesano, che sorge vicino alla chiesa cattedrale, si inserisce all'interno del Palazzo Vescovile. È dedicato ai Santi martiri Felice e Fortunato, patroni di Chioggia, e divide il suo percorso interno in quattro sezioni.
Nell'ala meridionale è presente la sezione storica, che contiene testimonianze e memorie della vita della comunità dal IV secolo fino al Concilio Vaticano II, svoltosi dal 1962 al 1965 con Giovanni XXXIII e Paolo VI. Tra questi sono presenti anche molti documenti e testimonianze trasportate dalla diocesi di Malamocco in seguito al trasferimento avvenuto nel XII secolo.
Nell'ala occidentale è invece ospitata la sezione iconografica, che contiene opere di vario genere, soprattutto tele, con autori che vanno da Giovanni Bellini, a Cima da Conegliano, per non dimenticare Paolo Veneziano, Palma il Vecchio, Andrea Vicentino, Marcantonio Franceschini, e molti altri.
Nell'ala settentrionale è invece contenuta la sezione argenteria, con varie reliquie e suppellettili liturgiche. Molto pregiate le oreficerie della cattedrale, custodite con cura e in sicurezza. Oltre a questo, nella sezione argenteria sono ospitati anche vari esempi di oggetti devozionali, che testimoniano la pietà popolare del popolo rivierasco.
L'ala orientale contiene altri oggetti della pietà popolare, oltre ad alcuni legni dorati e un apparato utilizzato anticamente per le quarantore.
L'entrata del museo diocesano è a sud-ovest della Cattedrale, più precisamente in via Sagraeto.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, ovvero il Duomo di Chioggia, è, insieme al Palazzo Vescovile, uno degli edifici più antichi della città, anche se la sua ricostruzione risale al XVII secolo. Opera di Baldassarre Longhena, contiene opere di Francesco Rosa e Palma il Giovane, oltre ad un organo settecentesco realizzato da Gaetano Callido.
La Cattedrale, o Duomo di Chioggia, venne ricostruito più volte in seguito a guerre e devastazioni, così come gli altri edifici sacri della città.
Il museo diocesano, che sorge vicino alla chiesa cattedrale, si inserisce all'interno del Palazzo Vescovile. È dedicato ai Santi martiri Felice e Fortunato, patroni di Chioggia, e divide il suo percorso interno in quattro sezioni.
Nell'ala meridionale è presente la sezione storica, che contiene testimonianze e memorie della vita della comunità dal IV secolo fino al Concilio Vaticano II, svoltosi dal 1962 al 1965 con Giovanni XXXIII e Paolo VI. Tra questi sono presenti anche molti documenti e testimonianze trasportate dalla diocesi di Malamocco in seguito al trasferimento avvenuto nel XII secolo.
Nell'ala occidentale è invece ospitata la sezione iconografica, che contiene opere di vario genere, soprattutto tele, con autori che vanno da Giovanni Bellini, a Cima da Conegliano, per non dimenticare Paolo Veneziano, Palma il Vecchio, Andrea Vicentino, Marcantonio Franceschini, e molti altri.
Nell'ala settentrionale è invece contenuta la sezione argenteria, con varie reliquie e suppellettili liturgiche. Molto pregiate le oreficerie della cattedrale, custodite con cura e in sicurezza. Oltre a questo, nella sezione argenteria sono ospitati anche vari esempi di oggetti devozionali, che testimoniano la pietà popolare del popolo rivierasco.
L'ala orientale contiene altri oggetti della pietà popolare, oltre ad alcuni legni dorati e un apparato utilizzato anticamente per le quarantore.
L'entrata del museo diocesano è a sud-ovest della Cattedrale, più precisamente in via Sagraeto.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, ovvero il Duomo di Chioggia, è, insieme al Palazzo Vescovile, uno degli edifici più antichi della città, anche se la sua ricostruzione risale al XVII secolo. Opera di Baldassarre Longhena, contiene opere di Francesco Rosa e Palma il Giovane, oltre ad un organo settecentesco realizzato da Gaetano Callido.
Tipologia: