Duomo di Chioggia
L'attuale Duomo, o Cattedrale di Chioggia, risale al XVII secolo: la prima costruzione è datata 1100, ma, in seguito all'incendio del 1623, fu necessario un intervento di ricostruzione, operato da Baldassarre Longhena, che nel 1624 si occupò del nuovo progetto.
Il Duomo nasce inizialmente nel XII secolo per ospitare il vescovo, la cui sede è spostata da Malamacco a Chioggia, ma non la struttura originaria non presenta la stessa imponenza dell'attuale.
Longhena vuole infatti dare un aspetto maestoso e massiccio al Duomo, che cambia orientamento, diventando l'edificio più alto della città.
La Cattedrale presenta la classica divisione interna in tre navate, con la navata centrale molto alta, e sei finestre a mezzaluna collocate al di sopra degli altari laterali.
Varie colonne e semicolonne, corinzie e ioniche, sorreggono la navata centrale, terminando in un cornicione superiore, dal quale partono le campate a crociera della volta.
L'Altare Maggiore, che riporta figure di putti, la storia di Maria e dei Santi, è opera di Alessandro Tremignon.
A destra dell'altare è visibile la Cappella del Santissimo Sacramento, sfarzosa e ricca di decori, realizzata in stile barocco.
Il pulpito, risalente al 1677, è opera di Bartolomeo Cavalieri, mentre il battistero, realizzato tra il 1700 e il 1708, e che rappresenta le virtù teologali, è attribuito ad Alvise Cattajapietra.
Le navate laterali sono caratterizzate dai tanti altari minori, riccamente decorati e dotate di monumentali pale, che vedono tra il autori Francesco Rosa e Palma il Giovane.
L'organo che sovrasta l'ingresso risale alla metà del XVIII secolo, ed è opera di Gaetano Callido, uno dei maggiori organari veneti, cui si deve anche l'organo della Basilica di San Marco a Venezia.
La cappella dedicata ai Santi vede varie tele di artisti seicenteschi che narrano la storia dei martiri della città.
La facciata del Duomo è molto semplice, e presenta in rilievo le statue dei due santi patroni, San Felice e San Fortunato; la chiesa custodisce le loro reliquie nella Cappella dei Santi.
Nella Sacrestia sono conservati alcuni dipinti del XVII secolo, custoditi precedentemente presso il Santuario della Madonna della Navicella di Sottomarina.
Esternamente, il Duomo si affaccia sui giardini del Palazzo Vescovile.
Longhena vuole infatti dare un aspetto maestoso e massiccio al Duomo, che cambia orientamento, diventando l'edificio più alto della città.
La Cattedrale presenta la classica divisione interna in tre navate, con la navata centrale molto alta, e sei finestre a mezzaluna collocate al di sopra degli altari laterali.
Varie colonne e semicolonne, corinzie e ioniche, sorreggono la navata centrale, terminando in un cornicione superiore, dal quale partono le campate a crociera della volta.
L'Altare Maggiore, che riporta figure di putti, la storia di Maria e dei Santi, è opera di Alessandro Tremignon.
A destra dell'altare è visibile la Cappella del Santissimo Sacramento, sfarzosa e ricca di decori, realizzata in stile barocco.
Il pulpito, risalente al 1677, è opera di Bartolomeo Cavalieri, mentre il battistero, realizzato tra il 1700 e il 1708, e che rappresenta le virtù teologali, è attribuito ad Alvise Cattajapietra.
Le navate laterali sono caratterizzate dai tanti altari minori, riccamente decorati e dotate di monumentali pale, che vedono tra il autori Francesco Rosa e Palma il Giovane.
L'organo che sovrasta l'ingresso risale alla metà del XVIII secolo, ed è opera di Gaetano Callido, uno dei maggiori organari veneti, cui si deve anche l'organo della Basilica di San Marco a Venezia.
La cappella dedicata ai Santi vede varie tele di artisti seicenteschi che narrano la storia dei martiri della città.
La facciata del Duomo è molto semplice, e presenta in rilievo le statue dei due santi patroni, San Felice e San Fortunato; la chiesa custodisce le loro reliquie nella Cappella dei Santi.
Nella Sacrestia sono conservati alcuni dipinti del XVII secolo, custoditi precedentemente presso il Santuario della Madonna della Navicella di Sottomarina.
Esternamente, il Duomo si affaccia sui giardini del Palazzo Vescovile.
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