Chiesa Ss. Trinità dei Rossi
La Chiesa della Santissima Trinità dei Rossi di Chioggia, detta "dei Rossi", è uno dei monumenti più antichi ed importanti della città e si affaccia su Piazza XX Settembre. L'attuale edificio è un rifacimento settecentesco della prima ricostruzione sacra datata intorno al Cinquecento (si pensa, da alcuni indizi presenti nella struttura, che possa risalire al 1528).
La Chiesa, nella sua forma attuale, invece, è stata realizzata nel 1705 su progetto dell'architetto Andrea Tirali che fu già autore della pavimentazione di Piazza San Marco nella vicina Venezia. La struttura è stata recentemente interessata da un profondo restauro architettonico ed artistico durato circa quattordici anni che l'ha riportata alla sua bellezza originaria.
La struttura della Chiesa presenta la tipica pianta a croce greca con un'espansione che parte dalla cupola centrale. Nel complesso della Chiesa è inserito anche l'oratorio della Confraternita dei Rossi che in origine si chiamava della confraternita dei Battuti - ordine sacro fondato da frate Paolo Barbieri nel 1525 - ma che ha cambiato poi nome riprendendolo dal tipico colore rosso dei saii penitenziali indossati dai frati.
Rispetto alla base, la cupola ha un'altezza molto elevata e l'idea di spazialità e slancio verso il lato superiore è accentuata anche dal colonnato (realizzato con colonne a coppia poste negli angoli più interni della struttura). L'elegante presbiterio, invece, è delimitato esclusivamente da quattro colonne che terminano con una cancellata barocca dalla quale è possibile intravedere l'oratorio sul retro.
L'interno è decorato riccamente con alcuni dipinti che, come quelli posizionati sul soffitto dell'oratorio, valgono anche da soli la pena di una visita a Chioggia. In particolare, quelli che ripropongono scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento sono realizzati da artisti del manierismo veneziano come Piazza, Benfatti, Vicentino e Palma il Giovane. Nei quattro angoli del soffitto, invece, sono raffigurati i quattro evangelisti.
In tutti i dipinti presenti all'interno del complesso sacro non è difficile riconoscere lo stile del Tintoretto a cui gli artisti locali si ispiravano.
All'interno della Chiesa, poi, è presente anche un bellissimo crocifisso del 1500 e la famosa scultura lignea che riproduce la Santissima Trinità ed è stata realizzata nel XVIII secolo.
Il crocifisso, dalle notevoli dimensioni, è l'opera d'arte più antica di tutta la struttura ed è realizzato con braccia e gambe snodabili, con una tecnica difficilmente rintracciabile in quelle zone poichè tipica dell'arte sacra del sud Italia, e presenta un foro nel costato che, azionato attraverso uno spillone a tappo, permetteva la fuoriuscita di un liquido rosso a rappresentazione del sangue di Cristo.
Sicuramente più recente è la lapide marmorea posta all'esterno della Chiesa, sulla porta di ingresso, dedicata all'ordinamento a sacerdote del filosofo Rosmini (avvenuto nel 1821).
Dopo il processo di restauro, venuto finalmente a sanare una situazione di completo abbandono durato troppi anni, la chiesa è ora visitabile nella sua nuova destinazione di pinacoteca permanente che ospiterà anche concerti di musica classica ed altre iniziative culturali.
Attualmente è possibile effettuare visite guidate all'interno della Chiesa e dell'Oratorio ma esclusivamente su prenotazione per quanto riguarda l'oratorio. La Chiesa è invece aperta al pubblico per le visite tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.30.
La struttura della Chiesa presenta la tipica pianta a croce greca con un'espansione che parte dalla cupola centrale. Nel complesso della Chiesa è inserito anche l'oratorio della Confraternita dei Rossi che in origine si chiamava della confraternita dei Battuti - ordine sacro fondato da frate Paolo Barbieri nel 1525 - ma che ha cambiato poi nome riprendendolo dal tipico colore rosso dei saii penitenziali indossati dai frati.
Rispetto alla base, la cupola ha un'altezza molto elevata e l'idea di spazialità e slancio verso il lato superiore è accentuata anche dal colonnato (realizzato con colonne a coppia poste negli angoli più interni della struttura). L'elegante presbiterio, invece, è delimitato esclusivamente da quattro colonne che terminano con una cancellata barocca dalla quale è possibile intravedere l'oratorio sul retro.
L'interno è decorato riccamente con alcuni dipinti che, come quelli posizionati sul soffitto dell'oratorio, valgono anche da soli la pena di una visita a Chioggia. In particolare, quelli che ripropongono scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento sono realizzati da artisti del manierismo veneziano come Piazza, Benfatti, Vicentino e Palma il Giovane. Nei quattro angoli del soffitto, invece, sono raffigurati i quattro evangelisti.
In tutti i dipinti presenti all'interno del complesso sacro non è difficile riconoscere lo stile del Tintoretto a cui gli artisti locali si ispiravano.
All'interno della Chiesa, poi, è presente anche un bellissimo crocifisso del 1500 e la famosa scultura lignea che riproduce la Santissima Trinità ed è stata realizzata nel XVIII secolo.
Il crocifisso, dalle notevoli dimensioni, è l'opera d'arte più antica di tutta la struttura ed è realizzato con braccia e gambe snodabili, con una tecnica difficilmente rintracciabile in quelle zone poichè tipica dell'arte sacra del sud Italia, e presenta un foro nel costato che, azionato attraverso uno spillone a tappo, permetteva la fuoriuscita di un liquido rosso a rappresentazione del sangue di Cristo.
Sicuramente più recente è la lapide marmorea posta all'esterno della Chiesa, sulla porta di ingresso, dedicata all'ordinamento a sacerdote del filosofo Rosmini (avvenuto nel 1821).
Dopo il processo di restauro, venuto finalmente a sanare una situazione di completo abbandono durato troppi anni, la chiesa è ora visitabile nella sua nuova destinazione di pinacoteca permanente che ospiterà anche concerti di musica classica ed altre iniziative culturali.
Attualmente è possibile effettuare visite guidate all'interno della Chiesa e dell'Oratorio ma esclusivamente su prenotazione per quanto riguarda l'oratorio. La Chiesa è invece aperta al pubblico per le visite tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.30.
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