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L'edilizia religiosa

Le chiese presenti in città prima dell’anno mille erano tre: S. Maria, S. Giacomo e S. Andrea e da queste prime tre parrocchie deriva anche l’organizzazione del territorio del centro storico suddiviso nei tre rioni Duomo, S. Giacomo e S. Andrea. Ma quando Chioggia divenne sede vescovile nel 1110 molte altre se ne aggiunsero: la chiesa di S. Maria venne ingrandita e trasformata in cattedrale, furono costruite la chiesa e il convento di S. Nicolò, successivamente furono edificate le chiese di S. Martino e di S. Pietro e Paolo, la prima chiesa e convento domenicano nell’sola di S. Domenico. Ma fu tra la seconda metà del 1500 e la fine del 1700 che l’edilizia religiosa ebbe un notevole impulso: da un lato l’apparizione della Madonna della Navicella, avvenuta nel 1508, dall’altra il proliferare delle confraternite laiche e delle congregazioni religiose fece emergere la necessità di nuovi spazi dove incontrarsi ed organizzare le varie attività benefiche e religiose. Sono di questi anni l’Oratorio di S. Francesco delle Stigmate (1577), la Chiesa e l’annesso Oratorio della Santissima Trinità (complesso iniziato nel 1528, con riedificazione della chiesa nel 1703), la Ca’ di Dio  (1406 e successive ristrutturazioni) e le Chiese e Conventi di Santa Croce (1496) e  di S. Caterina (1594).  Inoltre le famiglie patrizie trovarono nell’edificazione di chiese un modo per rendere palese la loro ricchezza, oltre che la loro devozione, e questo portò alla costruzione della Chiesa dei Filippini, voluta dalla famiglia veneziana dei Manin nella seconda metà del 1700 (e consacrata nel 1772). Attualmente solo nel centro storico sono presenti più di 16 chiese tra consacrate e sconsacrate… CERCARLE PER CREDERE!!!

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