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monumento

Museo di zoologia Adriatica Giuseppe Olivi

Il museo di zoologia Adriatica Giuseppe Olivi, nato il 5 febbraio 2011 è stato da poco riaperto al pubblico.

Le collezioni visibili al secondo e terzo piano del bellissimo Palazzo Grassi appartengono all'Università di Padova. Lo spettatore verrà fin da subito inserito all'interno di un percorso che permette di conoscere le specie marine, vedere un esemplare di squalo elefante ma, soprattutto, potrà interrogarsi sul rapporto tra uomo e natura.

Palazzo Lisatti Mascheroni

Visitando Chioggia è facile imbattersi, oltre che nella pregevole architettura religiosa, anche in una molto interessante edilizia privata nobiliare che, a partire dal Trecento in poi, ha abbellito la cittadina rendendola una perla di valore certamente non inferiore a Venezia. Purtroppo, però, molti di questi edifici sono andati perduti nel corso dei secoli per l'incuria dei proprietari, il logorio del tempo ed eventi eccezionali come le guerre.

I murazzi

Sottomarina è una delle località turistiche e balneari più bella della regione Veneto ogni estate è la meta di numerosissimi turisti, anche grazie al fatto che è situata a pochissimi chilometri di distanza dalle città di Padova, Venezia, Vicenza e Verona.
Anticamente Sottomarina era una sottile striscia di terra in particolare la parte meridionale della Laguna; con il tempo cambiò conformazioni in particolare nell'undicesimo seco

Palazzo Grassi

Palazzo Grassi di Chioggia è un palazzo di costruzione settecentesca, questo palazzo riporta stili differenti, fu realizzato tra il 1703 el 1714, presumibilmente dall'architetto Andrea Tirali, anche se secondo alcuni storici il palazzo potrebbe essere stato progettato da Baldassarre Longhena o con la collaborazione di entrambi, sotto commissione della famiglia Grassi che erano ricchi mercanti chioggioti, ma che successivamente divennero patrizi, al quale fu dato l'onore di far parte del

Colonna Vigo

La colonna di Vigo è uno degli elementi architettonici più rappresentativi della piccola città di Chioggia. Venuta alla luce dopo alcuni scavi risalenti alla fine del diciottesimo secolo per ricostruire parte della torre e dell'orologio dell'antico Palazzo di Città, la colonna si presenta in tutta la sua straordinaria bellezza attraverso anche un eccellente lavoro di recupero e di restauro, grazie al quale è stato possibile collocarla nella sua attuale posizione.

Porta Garibaldi

Non si può dire di essere stati a Chioggia se non si è passati almeno una volta, durante il proprio soggiorno, sotto Porta Garibaldi: sì, perchè è proprio intorno a questo monumento ad oggi perfettamente conservato che si è sviluppata nel corso dei secoli la vita della città.
Porta Garibaldi, o Porta o Torre di Santa Maria, nasce come unico accesso alla Chioggia rinascimentale, custodita da uno spesso perimetro di mura che la cir

Ponte di Vigo

All'interno di un ambiente in cui l'acqua ne è assoluta protagonista, i ponti rappresentano una risorsa architettonica di straordinaria importanza. Fondamentale non solo dal punto di vista sociale, ma anche dal punto di vista militare, il Ponte di Vigo in principio, come la maggior parte di questo tipo di strutture, era realizzato in legno.

Auditorium San Nicolò

Cenni storici e datazione
La Chiesa di San Nicolò di Chioggia, in provincia di Venezia, è una bellissima struttura che si trova nei pressi di Piazzetta Granaio ed è oggi adibita ad auditorium pubblico.

Capitelli di Sottomarina

I capitelli votivi, chiamati in linguaggio più tecnico edicole votive, sono piccole strutture architettoniche di carattere religioso, spesso simbolo di aggregazione della comunità cristiana. In genere venivano realizzati in incroci o su grandi strade di transito oppure ovunque la popolazione ritenesse di dover rendere omaggio ad un Santo o alla Vergine Maria. A Sottomarina questa tradizione si è consolidata nel corso dei secoli e diverse sono le strutture erette.

Gli Squèri, antichi cantieri navali chioggiotti

Bragozzi e altre imbarcazioni un tempo venivano costruite in piccoli cantieri situati ad est e ad ovest della città. Questi cantieri, chiamati squeri, erano gestiti da maestri d’ascia che custodivano gelosamente i segreti del mestiere tramandandoli soltanto da padre in figlio. Le prime fasi della creazione della barca avvenivano, a porte chiuse, all’interno di un capannone detto ténza.

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